Arrosticini dall’Abruzzo
La cucina tipica locale è quella più affascinante, che ci permette una totale immersione nella tradizione e nella cultura di un luogo specifico, di assaporare attraverso ogni boccone un pezzo di storia gustosa.
Se vi state preparando a visitare la ragione dell’Abruzzo, allora non potrete certamente non assaggiare gli arrosticini, un piatto che certamente vi lascerà soddisfatti e con la voglia di mangiarne ancora uno.
Gli arrosticini
Quando si nominano gli arrosticini si fa riferimento al piatto abruzzese più conosciuto in tutta Italia e oltre.
Gli arrosticini sono degli spiedini formati da pezzetti di carne, tipicamente si usa la carne di pecora, che viene tagliata appunto in dei cubetti che, a mano, vengono infilzati da uno spiedino in legno. Gli spiedini possono essere lunghi 25 centimetri o addirittura 30 centimetri.
Oltre alla carne di ovino, si aggiungono anche dei pezzetti formati da grasso. Questo passaggio viene eseguito perché, durante la cottura sulla brace, il grasso va a sciogliersi e quindi va sia ad ammorbidire la carne, sia a donare un sapore più ricco alla stessa.
Per la cottura degli arrosticini viene usata una fornacella, parola italianizzata dal termine abruzzese: gli spiedini vengo posati e solo la carne rimane sulla brace presente nella forma allungata della fornacella. La fiamma viene messa a un’intensità non troppo alta, così da non seccare o addirittura bruciare la carne.
Posizionati poi gli arrosticini, essi vanno seguiti poiché bisogna girarli per far sì che ogni lato venga cotto per lo stesso tempo. Infine si aggiunge in sale.
Solitamente quando gli arrosticini vengono serviti al tavolo sono portati in grandi quantità avvolte nell’alluminio, utilizzato per far sì che la pietanza rimanga calda e quindi non si raffreddi.
Mangiare gli arrosticini quindi non è solo assaporare un nuovo piatto, ma è proprio fare parte della cultura abruzzese in tutte le sue sfaccettature.